domenica 31 marzo 2013

SOS GELOSIA!


“Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri”. Barthes, Roland 

La gelosia è una risposta emotiva legata all’idea di perdere ciò che è per noi prezioso. Quando entriamo in una relazione per noi significativa come quella di coppia costruiamo con il partner un legame di attaccamento. Cerchiamo di mantenere con lui la vicinanza, lo consideriamo come un rifugio sicuro, se stiamo troppo lontano da lui proviamo “Ansia da separazione”…
La gelosia sana permette agli individui di proteggere i loro legami e tenerli lontani da possibili minacce. La si avverte quando c’è un rischio concreto e reale per la nostra relazione affettiva e rimane sempre una risposta emotiva legata al sentimento dell’amore raggiungendo livelli accettabili. Dal punto di vista evoluzionistico la gelosia è per gli uomini legata alla sicurezza della paternità e quindi alla certezza di provvedere al proprio figlio, per le donne è legata alla necessità di tenere vicino un uomo che possa assicurare sicurezza e protezione. Essa quindi lavora nella direzione della conservazione della specie.
Purtroppo a volte la gelosia diventa però patologica e rischia di mettere in pericolo totalmente il rapporto di coppia esistente.
Che cos’è la gelosia patologica?
Essa è il timore di perdere qualcosa che si vive come fondamentale per se stessi e spesso emerge anche senza un motivo valido e concreto. 
 Come la si riconosce?
·         Paura irrazionale dell’abbandono
·         Sentimenti di tristezza per la possibile perdita
·         Controllo totale dell’altro
·         Sottoporre  il partner a punizioni
·         Mostrare aggressività verso possibili rivali
La persona che prova questa gelosia spesso arriva a costruirsi nella sua mente tutte le “prove” a favore dei suoi sospetti senza però nessun riscontro con la realtà. Essa è anche legata a pensieri e comportamenti ossessivi, ansia, emozioni intense negative, depressione.
Gli studi hanno mostrato che le persone patologicamente gelose presentano delle anomali a carico di un neurotrasmettitore: la serotonina.
Che origini ha la gelosia patologica?
Dal punto di vista della Teoria dell’Attaccamento si potrebbe ipotizzare che alla base del geloso patologico ci sia un attaccamento insicuro. Gli insicuri sono persone maggiormente segnate dalle esperienze di solitudine e cresciute con l’idea di non valere molto. Sono quindi esse, rispetto ai sicuri, che tendono a rimanere in una posizione di allerta verso il partner e ciò li può portare a interpretare erroneamente i segnali di insoddisfazione nella coppia. Questo sentimento può portare il geloso a pensare che il proprio partner possa amare qualcun altro migliore e più degno d’amore di lui.
Come si puo’ aiutare il geloso patologico?
Sicuramente è utile rivolgersi ad un professionista che aiuti la persona non tanto a razionalizzare i suoi comportamenti, ma a capire l’origine di questo disagio che spesso risiede in una cattiva relazione avuta con i proprio genitori che non gli hanno trasmesso fiducia in se stesso. Inoltre è importante, attraverso la terapia, che la persona impari a controllare le proprie distorsioni di realtà al fine di comportarsi in modo più adeguato verso se stesso, il partner e la coppia. 
Dott.ssa Prada Laura