Secondo la definizione di P. Cramer i meccanismi di
difesa sono:
“..un
operazione mentale…inconsapevole, la cui funzione è di proteggere l’individuo
dal provare eccessiva ansia. Secondo la psicoanalisi classica, tale ansia si
manifesterebbe nel caso in cui l’individuo diventasse conscio di pensieri,
impulsi o desideri inaccettabili. In una moderna concezione delle difese, una
funzione ulteriore è la protezione del Sé-dell’autostima, e in casi estremi,
dell’integrazione del Sé.”
I meccanismi di difesa servono a ridurre l’ansia e
l’angoscia derivante da conflitti inconsci intollerabili per la coscienza,
influenzando, anzi determinando il comportamento.
I meccanismi di difesa sono:
- reversibili: ossia possono cambiare
- sono modi di gestire conflitti e affettività
- sono inconsci
- sono adattivi e patologici: ossia sono funzionali alla vita psichica, ma utilizzati rigidamente ed in eccesso causano disadattamento e psicopatologia
- reversibili: ossia possono cambiare
- sono modi di gestire conflitti e affettività
- sono inconsci
- sono adattivi e patologici: ossia sono funzionali alla vita psichica, ma utilizzati rigidamente ed in eccesso causano disadattamento e psicopatologia
L’analisi dei meccanismi di difesa può aiutare nella diagnosi
e nel trattamento di molte forme di disagio emotivo: ad es un individuo
con tendenza all’utilizzo della introiezione avrà maggior probabilità di
sviluppare depressione o schizofrenia, mentre coloro che utilizzano
maggiormente lo spostamento incapperanno più facilmente in sintomi fobici e
infine chi applica di più la razionalizzazione, l’intellettualizzazione e
l’isolamento svilupperà solitamente disturbi di tipo ossessivo compulsivo.
I meccanismi di difesa avvengono sempre all’interno di
una relazione (con persone significative o no), quindi sono intersoggettivi
e sono anche sempre comunicativi, perchè implicano una comunicazione
all’altro.
I meccanismi di difesa diventano disadattivi quando
frustrano la capacità di relazionarsi con gli altri e di valutare gli aspetti della realtà, in
presenza quindi di meccanismi di difesa disadattivi c’è una pesante distorsione
della realtà ossia la realtà come percepita dall’individuo non è la realtà da
tutti condivisa.
Le caratteristiche dei meccanismi di difesa disadattivi
sono:
- prevalenza: si presentano spesso nella vita del soggetto
- rigidità: ossia non cambiano anche quando sarebbe
necessario
- il contesto: ossia sono utilizzati indipendentemente dalla
situazione
Qui di seguito classificheremo le difese sulla base della
loro maggiore o minore funzione adattiva:
DIFESE MATURE
-anticipazione: ci si immagina una situazione ansiogena e si pensa ai vari
modi per risolverla (es studente che pensa all’esame), inoltre immaginandosi la
situazione e facendo fantasie su di essa si sperimenta già angoscia, tanto che
questa sarà minore quando il soggetto si troverà nella situazione reale, poiché
un po' di angoscia è stata già vissuta nella fantasia. Questa meccanismo
implica una certa consapevolezza.
-umorismo: si autoironizza sui propri difetti alleggerendoli ridendoci
su
-autoaffermazione: rendendosi conto del disagio che crea una certa situazione,
il soggetto ha il coraggio di comunicarlo a se e agli altri
-autosservazione: data una situazione angosciosa il soggetto osserva e cerca
di far emergere le cause di questa angoscia, non nascondendosi nulla, questa
meccanismo rivela capacità introspettiva
-sublimazione: desideri e pulsioni inconsce non desiderabili vengono
incanalate in maniera accettabile
-altruismo: con questa meccanismo che si manifesta con subordinazione
dei propri interessi a quelli altrui, il soggetto con una certa consapevolezza
cerca di svolgere per altri azioni positive che gratificano i propri specifici
bisogni delusi. In pratica consolando gli atri consola se stesso.
-affiliazione: caratterizzata dalla tendenza a legarsi, a cooperare con
gli altri
-repressione: bandire consciamente pensieri o sentimenti inaccettabili
DIFESE OSSESSIVE
-isolamento dell’affetto: si separa l’affetto dall’ideazione, dal pensiero. Ad es
una persona che subisce un evento traumatico ha la consapevolezza dell’evento
ma relega nell’inconscio il dolore e l’angoscia legato a questa.
-annullamento retroattivo: un azione simbolica viene agita per capovolgere o
cancellare un pensiero o un azione inaccettabile portata a termine
precedentemente
-intellettualizzazione: il soggetto fa discorsi molto intellettuali che sono un
tentativo di nascondere i suo veri desideri e bisogni
DIFESE NEVROTICHE
-rimozione: elimina dalla coscienza desideri, pensieri e fantasie
inaccettabili
-formazione reattiva: consiste nel tenere lontano un desiderio o un impulso
inaccettabile adottando un tratto di carattere di tipo diametrialmente opposto.
Più precisamente questo avviene nei sentimenti quando ad es
si provano sentimenti ostili vs. una persona e questi sentimenti non sono
accettabili, si sostituiscono con sentimenti di segno contrario quindi
gentilezza simpatia ecc… senza pero esserne consapevoli e senza tendenze
manipolatorie.
Ci sono persone che si definiscono “persone “come se” che
forse a causa di un falso Sè o perchè sin da bambini gli hanno inculcato la
necessita di comportarsi sempre nel modo giusto e socialmente accettabile, che
per farsi accettare inconsciamente sono sempre gentili educati e carini con
tutti ma a questo atteggiamento sottende una forte ostilità, un forte senso di
inadeguatezza e la necessita di farsi accettare.
-spostamento: i sentimenti relativi a una data persona vengono
reindirizzati su un'altra o su un altro oggetto, questo è tipico dei soggetto
con fobia dove l’ansia è spostata da un oggetto ad un altro apparentemente
innocuo quali animali ecc..
Ad esempio un conflitto con i genitori viene spostato su un
entità superiore come un professore, la polizia ecc…..
DIFESE NARCISISTICHE
-onnipotenza: il soggetto affronta le situazioni come se possedesse
poteri o capacità speciali e fosse superiore agli altri
-idealizzazione: il soggetto tende ad elevare se stesso o gli altri a
standard idealizzati o eccessivi, esagerando caratteristiche e comportamenti
-svalutazione: il soggetto tende a squalificare e denigrare se stesso o
gli altri
DIFESE DI DINIEGO
-negazione: una realtà spiacevole è negata, come se non esistesse
-proiezione: fantasie inconsce inaccettabili, desideri o sentimenti sono
proiettati su un'altra persona che va a perdere la sua identità ma diventa per
il soggetto espressione di un realtà distorta.
-razionalizzazione: il soggetto razionalizza tutto e cerca di dare a tutto una
spiegazione per evitare di focalizzarsi sul vero motivo dei suoi comportamenti,
cerca di dare una spiegazione e una giustificazione razionale e plausibile per
ridurre l’ansia di un insuccesso; è una specie di “menzogna” inconscia di
solito volta verso la svalorizzazione di elementi esterni
ALTRE DIFESE….
-acting out: il soggetto agisce impulsivamente la pulsione o il
desiderio inconscio
-aggressione passiva: l’aggressività non viene agita concretamente ma
indirettamente, il soggetto prova ostilità verso un'altra persona ma non osa
esprimere tale rabbia per cui lo fa indirettamente in vari modi: rallentando un
processo; facendo qualcosa che contraddice il compito dell’altro; rendendo inutile
e vano il lavoro di un altro; danneggiando se stesso quando il se stesso è
l’oggetto delle cure dell’altro in questo modo svaluta e vanifica il lavoro
dell’altro.
-ipocondriasi: il soggetto si lamenta continuamente dei propri disturbi
fisici come l’ipocondriaco ma non cerca e rifiuta le cure. Questa fantasia
sottende la fantasia di rendere impotente l’altro.
-somatizzazione: sentimenti dolorosi vengono trasferiti nel corpo
-conversione: vi è la rappresentazione simbolica di un conflitto psichico
in termini fisici
Fonte: http://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-psicologia-dintorni/532-meccanismi-difesa