Intendo qui per tradimento
una relazione sessuale ed emotiva con una persona diversa dal proprio partner
nelle coppie in cui il rapporto è caratterizzato dall’aspettativa di
esclusività.
La rivelazione o la scoperta del tradimento del partner è spesso
un’esperienza drammatica e assimilata da alcuni autori ad un evento traumatico.
La sua scoperta provoca intense e
imprevedibili emozioni che possono variare dalla rabbia intensa alla vergogna,
dalla tristezza all’angoscia al risentimento.
E’ spesso un episodio devastante
per il partner ferito, che sconvolge la percezione di sé stessi, della propria
relazione di coppia e del proprio partner.
Si può avere la sensazione di non
riconoscere la persona che si ha accanto e di non averla mai conosciuta
realmente: si ha l’impressione di trovarsi accanto ad un estraneo.
Il partner ferito può
sperimentare pensieri intrusivi e immagini del proprio compagno con l’amante,
desiderio di vendetta, estrema agitazione, e altri sintomi riscontrabili nel
Disturbo post traumatico da stress, come disturbi del sonno, ansia
generalizzata, irritabilità, difficoltà di concentrazione e ipervigilanza.
Il partner coinvolto nel
tradimento sperimenta un cambiamento nella percezione di sé come persona onesta
e dei propri valori personali, prova spesso intensi sentimenti di colpa e
confusione sulle cause che lo hanno portato al tradimento.
Il tradimento è un evento causato
da diversi fattori: fattori legati alla persona che tradisce, al partner, alla
loro relazione e al contesto in cui sono inseriti.
E’ molto difficile individuare
delle dimensioni personali o relazionali caratteristiche del tradimento
coniugale.
Le ricerche in questo campo hanno
rilevato delle problematiche coniugali che frequentemente costituiscono terreno
fertile per il tradimento, ma non necessariamente presenti come cause
specifiche.
I problemi coniugali che
possono facilitare il tradimento di uno dei due partner sono:
Evitamento dell'intimità
L’intimità è un legame d’ affetto
fatto di attenzioni reciproche, responsabilità, fiducia, comunicazione aperta
dei sentimenti e delle sensazioni e dello scambio non difensivo quando accade o
all’ uno o all’ altro qualcosa di emotivamente significativo.
La paura dell’ intimità agisce in
modo molto distruttivo in un rapporto. Se uno dei due desidera questa
vicinanza, farà degli sforzi per raggiungerla cercando di scambiare emozioni,
condividere sensazioni, di passare del tempo insieme, mentre se l’altro ha
paura dell’intimità cercherà sempre di fuggire.
C’è sempre uno che prova e l’
altro che resiste. A questo punto il primo si sente rifiutato, finché ci
rinuncia, si arrabbia, si deprime o ha un’altra storia.
L’ altro invece si sente invaso,
confuso, sottoposto a pressioni “ma cosa vuole da me? È un pozzo senza fondo…”
e si ritrae ulteriormente, irritandosi con il partner.
Evitare l’ intimità può essere un
progetto per entrambi i coniugi fin dall’inizio del rapporto, oppure è un
atteggiamento che si può presentare nel tempo per evitare le difficoltà e le
frustrazioni per l’incapacità a condividere sensazioni personali intime e
problemi.
Con il passare del tempo si
sviluppa una sorta di cecità relazionale ed il distacco emotivo, terreno
fertile per la ricerca di nuove avventure.
Evitamento dei conflitti e creazione dei segreti
In queste coppie la stabilità è
mantenuta “non vedendo e non sapendo”. La pace e la stabilità apparenti
lasciano una relazione di fiducia e serenità senza una reale base solida.
Nessuno dei due è realmente consapevole delle estensioni nascoste che l’ altro
può avere dietro di sé.
Gli aspetti conflittuali sono
tenuti nascosti o risolti fuori dal matrimonio. Il rapporto è mantenuto
rigidamente stabile, diventando un “rapporto come se”(..andasse tutto bene). In
questo caso avere un amante è un modo per sfidare o dare una sferzata ad un
rapporto matrimoniale rigido.
Conflitti aperti e irrisolti
L’incapacità ad impegnarsi in
interazioni efficaci e creative per risolvere i problemi all’interno del
rapporto lascia insoddisfatte molte necessità personali e relazionali, portando
ad una sempre maggiore frustrazione e amarezza e ad un bisogno di ricercare
soluzioni esterne al rapporto stesso.
Rapporti sessuali insoddisfacenti o assenti
I problemi sessuali più frequenti
sono: mancanza di passione, desiderio e attrazione, una disfunzione sessuale
(ad es. impotenza, eiaculazione precoce ecc.), uso cronico del sesso come
strategia di potere, difficoltà ad esprimere fisicamente il proprio amore e
affetto.
Insoddisfazione verso l’equilibrio di potere nel
rapporto coniugale
Molte coppie arrivano ad uno
stato di blocco nella capacità di soddisfare le proprie necessità, simile allo
scacco matto nel gioco degli scacchi: “né con te, né senza di te”. In questa
situazione ciascun coniuge si sente incapace di fare il primo passo o non
capisce se poterlo fare, non sa in quale direzione e quando farlo. Hanno paura
di perdere il proprio potere personale verso l’ altro o di soffrire ancora.
Avere un amante può essere
necessario ad uno dei due coniugi, in questo caso, per arrivare ad avere un
equilibrio di potere rispetto all’ altro.
Conservare il mito del matrimonio e della famiglia
ideale
Le coppie di questo tipo sono
spesso viste dagli altri come le coppie ideali.
In pubblico appaiono felici,
fanno diverse cose insieme, mostrano armonia e cordialità.
In realtà hanno sviluppato dei
sofisticati meccanismi per coprire i buchi della loro relazione. Il matrimonio
è tenuto insieme dal credere nella famiglia, piuttosto che dal legame tra i
coniugi. I problemi sono affrontati cercando di far coincidere il matrimonio,
il partner e sé stessi all’ immagine ideale della famiglia. Le sensazioni
personali sono accantonate e prevale quello che “dovrebbe essere fatto” in
quella situazione. Questo tipo di vita è troppo soffocante per lo sviluppo di
chiunque. In questo caso la relazione extraconiugale aiuta a rompere la
facciata.
Sfide al precedente sistema di valori
Le sfide alla precedente
concezione di sé e del proprio sistema di valori può avvenire attraverso nuovi
incontri sociali, come ad esempio nei processi di emigrazione o immigrazione, o
la partecipazione a gruppi di persone o a relazioni in cui si crea un’ intensa
intimità.
L’ idea di sé e dei propri
bisogni può cambiare e provocare la ricerca di una relazione più adeguata alle
nuove esigenze.
Sfide alla struttura coniugale e/o familiare
Questo tipo di sfide riguardano
dei cambiamenti nella coppia che possono alterare i suoi equilibri e creare
insoddisfazione nei partner. Alcuni esempi: un periodo lavorativo lungo in cui
uno dei due coniugi è spesso assente da casa e l’ altro sente di non avere un
partner con cui condividere la propria vita; un avanzamento di carriera di uno
dei due coniugi e lo sbilanciamento di potere nella coppia che ne può
conseguire.
Tutte le situazioni esterne che
richiedono dei cambiamenti nelle abitudini della coppia, possono causare un malessere
e una frustrazione che può spingere i partner verso una relazione
extraconiugale, verso il tradimento del partner.
La psicoterapia di coppia è molto
utile per affrontare e superare la fase iniziale della crisi, a volte
drammatica e molto intensa a livello emotivo, che segue la scoperta o la
rivelazione del tradimento del partner.
Il superamento della crisi
iniziale, può aiutare i coniugi a riflettere sulla loro relazione, sulle cause
che possono aver contribuito al tradimento, sul suo significato e ad avere
un’idea più chiara di sé, del partner e del proprio rapporto.
Questo può aiutare a prendere
decisioni riguardo al matrimonio (relazione di coppia), con maggiore chiarezza
e consapevolezza, non per reazione alla crisi.
La crisi di coppia innescata dal
tradimento dovuto ad una relazione extraconiugale può divenire un’ opportunità
potenzialmente importante per entrambi i coniugi per sentirsi coinvolti nel
mondo emotivo dell’ altro/a e per ricostruire la relazione coniugale su nuove
basi in modo da permettere a entrambi i coniugi di soddisfare le proprie
necessità.
FONTE: http://www.psiconauti.it/Tradimento.aspx