Da numerose ricerche emerge come le famiglie dei nonni siano tutt’altro
che tenute ai margini durante il processo di disgregazione familiare.
Per i figli il rapporto con essi risulta
essere di cruciale importanza. Spesso, infatti, il legame mantenuto coi nonni
costituisce l’unica opportunità per i figli di accedere alla propria storia
familiare, al di là della separazione dei genitori.
Una ricerca di Cooney e Smith
(1996) ha esaminato la relazione tra divorzio genitoriale e solidarietà
intergenerazionale in un campione di 288 nipoti con i loro nonni. Emerge che i
nipoti di famiglie separate tendono, più dei loro coetanei, a mantenere
contatti con i nonni e ad andarli a trovare più spesso, anche senza la
mediazione dei genitori. Ciò conferma l’importanza per i figli di genitori
separati di mantenere un costante contatto con la propria origine, anche al di
là della frattura coniugale.
Inoltre, quando l’atmosfera in
casa è piena di incertezze e di rancore, i nonni spesso danno stabilità ai
bambini, fornendo calore e amore.
Nel caso in cui, dopo il
divorzio, i figli sono stati affidati alla madre e quindi la figura del padre è
assente e lo può essere anche in modo prolungato, allora al nonno spetta un
compito importante in quanto, anche se non può e non deve sostituire il
padre, i figli sentono il bisogno di una
figura maschile, che viene evidenziata nel nonno.
È chiaro che in mancanza di nonni
anche altri parenti, come gli zii, possono rivestire un ruolo importante e
fondamentale, perché possono riuscire a
colmare il vuoto che i bambini sentono a seguito di un divorzio.
Non bisogna dimenticare che i
nonni , oltre ad essere un ottimo fattore protettivo per i nipoti, lo sono
anche per i propri figli. Sono soprattutto le madri separate a cercare un
appoggio nella famiglia d’origine più che ad impegnarsi a ricostruire una nuova
famiglia (Scabini e Iafrate, 1997).
Dott.ssa Laura Prada
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