La crisi di coppia: l'errore più comune

Quando siamo innamorati e l'anima si accende di passione, spesso commettiamo un tipico errore di valutazione: riteniamo che una crisi di coppia  tra di noi sia impossibile, che la fiamma debba rimanere sempre accesa, forte e intensa.
Così, quando la persona che ci sta accanto dimostra improvvisamente una certa freddezza, noi ci ribelliamo tentando ostinatamente di ripristinare al più presto l'atmosfera precedente.
In realtà a volte questa "sopresa", appunto la crisi di coppia è l'indizio di una nostra precedente disattenzione, più che di un cambiamento improvviso del partner: ci sono stati segnali premonitori (frasi, comportamenti) che, semplicemente, non abbiamo colto. Il motivo? Abbiamo iniziato a dare per scontata la relazione, a vederla come un'abitudine. Risultato: abbiamo trascurato le richieste di attenzione del partner, innescando così anche un suo progressivo distacco e l'inizio della crisi di coppia.
Ma in moltissimi altri casi, è invece fisiologico che in una coppia si alternino momenti di grande vicinanza ad altri di maggiore distacco, che viviamo come crisi di coppia. Consideriamo che qualsiasi rapporto è ricco quanto più conosce la varietà, cioè se non vibra sempre sulle stesse note. In alcuni momenti prevale il calore e il coinvolgimento, in altri la freddezza e il distacco e, a volte, si può affacciare anche la crisi. La cosa peggiore sarebbe intervenire in questa preziosa alchimia cercando di imporre a tutti i costi ad un modello "di coppia sempre innamorata".

La crisi di coppia: l'atteggiamento giusto da adottare

Il primo passo da fare in questi casi è accorgersi della freddezza del compagno, non contrastarla e soprattutto non lamentarsene: innescheremmo solo una catena di rivendicazioni e litigi.
Al contrario la cosa giusta da fare è assecondare l'andamento irregolare di ogni relazione accettando che possa arrivare una crisi di coppia, vivendola però come una fase di rinnovamento e trasformazione del rapporto.
Il filosofo francese M. E. de Montaigne scriveva: «La nostra vita è composta, come l'armonia del mondo, di cose opposte e anche di toni diversi, dolci e aspri, acuti e bassi, molli e gravi. Il musicista che prediligesse soltanto i primi, che musicista sarebbe? Bisogna che se ne sappia servire nel complesso e amalgamarle...».
I momenti di distacco e freddezza, se vissuti consapevolmente come "una fase" in cui le due anime si svuotano l'una dell'altra, aprono la possibilità di un nuovo incontro ancora più ricco, perché liberato dal peso di abitudini e automatismi, cioè di tutti quegli atteggiamenti che rischiano di trasformare nel tempo la vita di coppia in una routine.


FONTE: http://www.riza.it/psicologia/coppia-e-amore/2032/la-crisi-fa-bene-alla-coppia.html