sabato 1 giugno 2013

COME PARLARE AI BAMBINI DI COSE SPIACEVOLI



Otto consigli utili per parlare ai bambini di tragedie o comunque avvenimenti che spesso lasciano i genitori (o gli adulti in generale) spiazzati e incapaci di spiegare ai bambini cos’è avvenuto o cosa sta avvenendo.

1. Siate disponibili
In accordo con quanto detto dal Children’s National Medical Centerer, permettete ai bambini di sapere che voi siete pronti a rispondere alle loro domande. Va bene se non saprete rispondere a ciò che vi sarà chiesto, l’importante è far sapere ai bambini che siete lì per loro.
2. Siate creativi
Se i bambini hanno difficoltà a parlare di violenza nelle scuole, considerate l’arte o la musica come strumenti attraverso i quali possono esprimere i loro sentimenti.
3. Rassicurate i bambini. Loro sono al sicuro.
La Connecticut Education Association sostiene che gli adulti dovrebbero rassicurare i bambini e che
adesso va tutto bene.
4. Adeguatevi all’età
Utilizzate un linguaggio adatto all’età del vostro bambino.
Limitatevi a frasi brevi e semplici nel caso in cui state dialogando con un bambino delle scuole elementari.
Con i ragazzi delle scuole medie e/o superiori, invece, cercate di incoraggiare una discussione più matura
5. Passate in rassegna le procedure di sicurezza
Fate in modo che i bambini siano più consapevoli delle misure di sicurezza esistenti e delle persone cui possono rivolgersi se si sentono a rischio.
6. Fatevi domande
Cercate di capire cosa i vostri bambini vi stanno davvero chiedendo o per cosa sono veramente preoccupati prima di dar loro una risposta.
7. Limitate l’esposizione alla notizia
Secondo l’American Psychological Association i bambini potrebbero credere che una cosa succede tante volte quante sono le volte che la vedono, per cui monitorate il tempo dedicato all’accaduto e la frequenza con cui i bambini assistono alle immagini o alle notizie della tragedia.
8. Attenzione ai segnali di pericolo
L’APA suggerisce di stare attenti a quei segnali che potrebbero indicare dei problemi di elaborazione delle informazioni da parte del bambino. Questi segni possono essere il rifiuto di andare a scuola, incubi frequenti o un numero insolitamente elevato di mal di testa o dolori di stomaco. Cambiamenti da considerare possono riguardare anche il rendimento scolastico e le relazioni sociali con gli amici o gli insegnanti.

FONTE: http://psicok.altervista.org/

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