venerdì 3 maggio 2013

GENITORI SEPARATI CHE LITIGANO ANCORA...QUALI RISCHI PER I FIGLI?



Quando il conflitto genitoriale tende a continuare nel tempo è possibile che il bambino ne rimanga “invischiato”,  che venga coinvolto e  utilizzato da un genitore come strumento per la lotta contro il partner. 
Ci possono essere vari scenari che rappresentano diversi modi in cui il figlio viene coinvolto:

1) strumentalizzazione del figlio: il figlio viene visto come mezzo da usare nella lotta contro l’altro genitore;

2) svalutazione dell’ex coniuge davanti al figlio: con la svalutazione del partner il bambino non viene legittimato ad avere un buon rapporto con l’altro genitore e quindi a potersi liberamente muovere dal mondo del papà al mondo della mamma e viceversa;

3) utilizzo compensativo del figlio: si tratta di genitori che non riescono ad accettare la separazione perché rappresenta una ferita troppo profonda per la loro autostima. In questo caso il figlio diventa la loro unica ragione di vita col risultato di affidare un compito troppo gravoso al  bambino, soprattutto perché in questo modo viene ostacolato il suo processo di separazione-individuazione;

4) rifiuto di un genitore da parte del figlio: solitamente il genitore rifiutato è quello non affidatario. Sembra che questo rifiuto sia dovuto al fatto che il conflitto tra i genitori è continuato fino al punto di “tagliare a metà il bambino”. Si tratta spesso di un conflitto che non è stato adeguatamente gestito e il bambino, per la sua sopravvivenza, ha dovuto fare una scelta di campo, compiendo solitamente la scelta di schierarsi con il genitore convivente che sembra garantirgli meglio, dal lato pratico, la soddisfazione ai suoi bisogni;

5) introduzione di un nuovo partner: se non c’è stata una sufficiente elaborazione della separazione, quando uno dei due genitori trova un partner e lo espone alla relazione col figlio , nell’altro emerge il timore di essere sostituito nella funzione genitoriale. A questa situazione può seguire l’abbandono di campo da parte del genitore oppure la ripresa della conflittualità giuridica, entrambi conseguenze molto negative per il figlio. 

Nonostante la diversità degli scenari in cui il bambino può rimanere intrappolato, ognuno di questi risulta essere comunque dannoso per il bambino (Camisasca, 2004). A volte può essere utile farsi aiutare con l'obiettivo di comprendere a pieno quelli che sono i bisogni di du coniugi delusi senza però tralasciare le esigenze e i bisogni di un figlio che di certo non ha scelto, ma sta subendo, una situazione definita dagli adulti. 

Dott.ssa Laura Prada

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