La dipendenza dagli acquisti, definita anche shopping compulsivo, è un disturbo psicologico e comportamentale
caratterizzato dalla tendenza a manifestare continui ed improvvisi bisogni
irrefrenabili di acquisto e connotato da
peculiari caratteristiche che lo distinguono dalla “normale” mania di comprare
tipica anche del diffuso atteggiamento consumistico proprio della nostra
società moderna.
Siamo in presenza di un disturbo di
dipendenza da shopping quando
vengono soddisfatte tutte queste condizioni:
- gli acquisti si ripetono più volte in una settimana;
- il denaro investito per lo shopping è eccessivo rispetto alle proprie possibilità economiche;
- gli acquisti perdono la loro ragione d'essere: non importa che cosa si compri, se vestiti , libri, profumi, oggetti per la casa o alimenti; ciò che conta è comprare, soddisfare un bisogno irrefrenabile che spinge a entrare in un negozio e uscirne carichi di pacchi;
- quando il bisogno di fare shopping non può essere soddisfatto, il mancato acquisto crea profonde crisi di ansia e frustrazione;
- la dedizione agli acquisti compare come qualcosa di nuovo rispetto alle abitudini precedenti.
A differenza
delle comuni attività di acquisto che possono rappresentare un momento di
condivisione con il partner o gli amici, lo shopping patologico è un’attività
che viene svolta prevalentemente da soli, una sorta di piacere privato.
Black (2007)
distingue 4 diverse fasi attraverso cui si manifestano le condotte patologiche
di acquisto: anticipation, preparation, shopping, spending.
- ANTICIPATION: la persona sviluppa un pensiero, un impulso, una preoccupazione relativa all’acquisto di un oggetto; questo momento è spesso preceduto da sentimenti depressivi, ansia, noia o autosvalutazione.
- PREPARATION: il soggetto organizza e prepara l’attività dello shopping individuando l’area o il negozio, gli oggetti da acquistare , la modalità di pagamento.
- SHOPPING: è caratterizzata dall’intensa eccitazione e gratificazione che il soggetto prova mentre sta acquistando.
- SPENDING: è la fase dell’acquisto. Questo momento è seguito spesso da sentimenti di depressione, vergogna e colpa.
MA..COSA NASCONDE LO SHOPPING
COMPULSIVO?
- COMPULSIONE: è un comportamento ripetitivo (ad es. lavarsi continuamente le mani) o un atto mentale (ad es. ripetere continuamente delle parole o delle combinazioni di numeri) che ha l’obiettivo di contenere l’ansia.
- ALLEVIARE LO STATO DEPRESSIVO: lo shopping compulsivo nasconde il bisogno di alleviare uno stato depressivo di cui non sempre il soggetto è consapevole. Molto spesso, la felicità dopo un acquisto, va a colmare un vuoto di relazioni, sentimenti negativi, poca autostima che il soggetto vive nella propria vita.
- DIPENDENZA: c’è una somiglianza tra shopping compulsivo e dipendenza in senso generale. In ogni dipendenza ci sono vari fenomeni: carving-tolleranza-astinenza ossia in ordine l’incapacità di controllare l’impulso, il bisogno di aumentare sempre più le dosi e le crisi che si provano quando vi è l’impossibilità oggettiva di acquistare.
- DIFFICOLTA’ A CONTROLLARE GLI IMPULSI: questa spinta incontrollabile all’acquisto viene definita “buying impulse” e viene descritta come una pervasiva tendenza distruttiva, creata da un bisogno urgente che preme per essere soddisfatto.
Una cosa
importante è che lo shopping compulsivo causa problemi significativi quali
stress, interferenze con il funzionamento sociale e lavorativo, disagi
familiari e coniugali e gravi problemi finanziari. Inoltre, si riscontrano
molto spesso sentimenti di colpa e vergogna in seguito all'acquisto di oggetti
che, il più delle volte, vengono nascosti al resto della famiglia oppure messi
da parte, regalati o buttati via.
Si innesca così un circolo vizioso: il disagio fa affiorare nuovamente il bisogno di un nuovo acquisto. Anche se il suo armadio è strapieno di cose - che forse non userà mai- lo shopper si sente "svuotato" e sente nuovamente crescere l'impulso ad acquistare di nuovo.
Si innesca così un circolo vizioso: il disagio fa affiorare nuovamente il bisogno di un nuovo acquisto. Anche se il suo armadio è strapieno di cose - che forse non userà mai- lo shopper si sente "svuotato" e sente nuovamente crescere l'impulso ad acquistare di nuovo.
COSA SI PUO’ FARE DA SOLO PER RIPRENDERE IL CONTROLLO?
• lascia a casa la carta di
credito: se vai a fare shopping, porta con te solo i contanti che hai nel
portafoglio. Così controllerai meglio le tue spese.
• stabilisci un budget:
leggi i tuoi estratti conto, consulta regolarmente i tuoi conti su Internet e
impara a gestire meglio i tuoi soldi prevedendo una somma da spendere per lo
shopping, senza mai superarla.
• poniti delle domande prima
di comprare: ho davvero
bisogno? Ci sono altre spese che hanno la precedenza? Affitto, bollette del
telefono? Mi sentirò davvero meglio dopo questo acquisto?
• tieni un diario dei tuoi
acquisti da aggiornare scrupolosamente.
Se ti rendi conto che hai comprato cose inutili, prova a capire perché.
• fai un bilancio: apri l’armadio e fai un bilancio. Rifletti un pò...
• provaci: esci a fare un
giro per negozi senza soldi né carta di credito, ma per il semplice piacere di
rifarti gli occhi. Se vedi qualcosa che ti soddisfa aspetta alcuni giorni per
capire se questo oggetto ti manca realmente o se il desiderio è passato.
QUANDO TUTTO CIO’ NON BASTA…
Non sempre questi piccoli
consigli fai da te servono per risolvere il problema, proprio perché come
spiegato sopra tale comportamento è solo la punta di un iceberg di malessere
molto più profondo.
Liberarsi dalla dipendenza da shopping si può, come da ogni altra forma di dipendenza, con una terapia
che tenga sotto controllo i comportamenti problematici e li riduca nel tempo
fino a farli scomparire, attraverso la comprensione dei significati soggettivi
e molteplici del sintomo, tentativo disadattivo di dar voce a un profondo
malessere.
Dott.ssa Laura Prada
FONTI:
· "Le
Nuove Dipendenze. Diagnosi e clinica". Caretti V., La Barbera D. Ediz.
Carocci, 2009, Roma
·
http://psicologoinfamiglia.myblog.it/archive/2009/05/14/lo-shopping-compulsivo-quando-l-acquisto-diventa-dipendenza.html
·
http://www.lrpsicologia.it/shopping%20compulsivo.html
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